Una nuova forma di GIM? Nella comunità comboniana di Limone è iniziato un cammino di formazione missionaria rivolto ai giovani della zona pastorale dell’Alto Garda (Gargnano, Tignale, Tremosine e Limone) interessati ad approfondire alcune tematiche missionarie e a vivere un’esperienza di missione.

La proposta fu fatta dalla consulta giovanile zonale e raccolta da Don Francesco, curato di Gargnano. Egli si rivolse a noi per chiedere collaborazione. Dopo averne parlato tra di noi e con la comunità delle suore, con la consulta giovanile, coi sacerdoti della zona e col Centro Diocesano Missionario (trovato l’appoggio e l’approvazione da parte di tutti) abbiamo presentato un programma.

  • Obiettivo: creare nei giovani una coscienza missionaria come identità profonda di ogni battezzato, da vivere poi in maniera responsabile all’interno della propria parrocchia, a servizio soprattutto del mondo adolescenziale e giovanile.
  • Destinatari: i giovani (dai 18 ai 35 anni) della zona pastorale dell’Alto Garda, senza escludere giovani di ALTRA provenienza.
  • Soggetti coinvolti: Tutti i parroci, i Padri Comboniani, il curato di Gargnano, il Centro Diocesano Missionario, laici e sacerdoti con esperienza nell’ambito missionario e caritativo.
  • Metodologia: incontri a scadenza quindicinale, di domenica dalle venti alle ventidue e trenta, che prevedono momenti di preghiera e meditazione personale, condivisione, formazione e informazione su tematiche missionarie, servizio e testimonianze e animazione missionaria. Sono previsti due giorni di ritiro diocesano (18-19 Aprile) e mandato del Vescovo (14 Giugno). La guida del corso e’ affidata ai Padri Comboniani (in particolare p. Manuel) e a Don Francesco.

Tappa importante del corso è una esperienza in terra di missione della durata di tre settimane. Il luogo dell’esperienza è da determinarsi in base alla disponibilità concreta della missione di ospitare un gruppo di giovani e poterli seguire con cura. Per tale esperienza si prevedono due periodi (uno estivo e uno invernale) così da poter offrire una maggior possibilità di partecipazione. La quota e il viaggio sarà a carico dei giovani con una parte offerta dalla propria parrocchia a significare la fiducia e il mandato che la comunità affida loro.

Tema del corso: sulla strada con Paolo. Nell’anno Paolino vogliamo ripercorrere la vita del Santo e il suo messaggio, in parallelo con il santo “di casa” Daniele Comboni. Si tratta di vivere una serie di serate (due al mese) all’ascolto di S. Paolo (Parola di Dio), e di San Daniele Comboni, (il Santo della zona) e alcuni testimoni. Tre punti di riferimento che ci aiuteranno ad aprire ed approfondire la nostra vocazione missionaria.

Il primo incontro dal titolo “Ci sono anch’io”, è stato dedicato soprattutto alla presentazione dei giovani e del cammino. L’incontro iniziato alle 20.00 si e’ concluso alle 22.30. I giovani si sono presentati. Hanno detto il loro nome e l’età, tutti dai 19 ai 35 anni. La provenienza: dieci da Tremosine, quattro da Limone, tre da Gargnano, due da Tignale, uno da Campione, due da Palazzolo, uno dal Lago d’Idro, uno da Bedizzole. Una grande varietà di professioni erano rappresentate: geometri, commercianti, impiegati, studenti, lavoratori, educatori, insegnanti, c’era anche un medico e una segretaria. Hanno fatto anche una specie di dichiarazione di intenti dicendoci il motivo per cui erano venuti e i sogni che si portavano dentro. Quasi la metà dichiarava di sognare di aiutare gli altri soprattutto i più poveri. Uno è arrivato a dire che il suo sogno era “mettersi in gioco senza aspettarsi nulla in ricambio”. Altri desideravano vivere in missione per capire la propria vita. Tutti hanno mostrato un vivo interesse per il mondo della missione.

Domenica 8 Febbraio, altri giovani ci avevano raggiunto. Quella sera eravamo in trenta. La sala era piena. Il tema della serata: “una vita un dono”. I due modelli : Paolo e Comboni. “Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il Vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari” (1 Tess 2,8) a cui fa eco Comboni : “Il più felice dei miei giorni sarà quello in cui potrò dare la vita per voi”. Ci siamo divisi in quattro gruppi per quattro incontri separati di 20 minuti: una presentazione rispettivamente di Paolo e di Comboni e due proiezioni pure di venti minuti, una su Paolo l’altra su Comboni. Attraverso il percorso multimediale la voce narrante di Daniele Comboni dava il benvenuto alla limonaia e narrava le vicende della sua passione e del suo grande amore per l’Africa. Era come entrare nel cuore dell’Africa con l’Africa nel cuore. Tutti i giovani ruotando hanno potuto partecipare ai contenuti dei quattro momenti dell’incontro. E’ stata una serata bellissima. Ci è mancato il tempo per la condivisione ma abbiamo lasciato i giovani con degli impegni e delle domande a cui rispondere. Domenica 22 Febbraio Sr. Dorina vicaria Generale delle Suore Comboniane e medico che ha avuto una intensa esperienza in Uganda ai tempi dell’Ebola. Sr Dorina ha riportato anche la testimonianza del Dottor Matthew Lukwya, ugandese morto di Ebola il 5/12/00. Prima di morire scriveva : “Chi potrà mai capire i piani del Signore?… Mio Dio, mio Dio morirò d’Ebola nel mio servizio, ma voglio essere l’ultimo…Sono pronto a tutto, ma sarò l’ultimo a morire d’Ebola”. La serata ha lasciato una profonda impressione nei nostri giovani.

Il 15 Marzo giorno anniversario della nascita del Comboni riflettendo sul tema suggerito dal Comboni stesso “ Fare causa comune” in parallelo al tema di Paolo “A tutti mi sono fatto tutto, per salvare in ogni modo qualcuno. Tutto faccio per il Vangelo, affinché’ ne divenga compartecipe” . Fare causa comune “E’ agire secondo la logica di Dio, che ha voluto fare causa comune con l’umanità e così il Verbo si fa carne, e cioè si fa realtà”. La presenza a Limone di una decina di missionari comboniani che partecipano a un corso di aggiornamento ci ha dato modo di sentire testimonianze dirette sulla missione.

Il 22 Marzo il tema “missione famiglia”. Sabato 4 Aprile il gruppo partecipò alla “Veglia delle palme” a Brescia con il Vescovo e tutti i giovani Bresciani in occasione della XXIV Giornata Mondiale della Gioventù.

Il cammino continuò il tre Maggio col tema “Liberare gli schiavi” il 17 Maggio con “Vite Rubate sulle strade d’Italia “ . La viva testimonianza di Sr Valeria ha suscitato un’enorme impressione . Il breve corso si sta avvicinando alla sua conclusione…ma l’ultima tappa 7 Giugno indica in realtà un nuovo inizio “Camminando si apre il cammino”.

L’esperienza all’estero è proposta in due periodi diversi per dare più possibilità a chi lavora o studia, sarà della durata di tre settimane: in Agosto in Africa e in Gennaio in Equador.

“La mia vita ha conosciuto tanti e poi tanti pericoli, ho rischiato la morte tante e poi tante volte. Sono stata per anni nel mezzo della guerra. Ho sperimentato nella carne dei miei, di quelli che amavo, e dunque nella mia carne, la cattiveria dell’uomo…e ne sono uscita con la convinzione incrollabile che ciò che conta è solo amore. Ed è allora che la nostra vita diventa degna di essere vissuta…” (Annalena Tonelli, missionaria laica, uccisa in Somalia il 5 –10 – 2003).

San Daniele Comboni accompagni questi “giovani passi”, affinché’ possano anche loro, come un tempo i suoi, partire dalle sponde del lago per andare incontro ad una miriade di fratelli e sorelle, aventi un comun Padre in cielo.

La famiglia comboniana di Limone.